itinerario 2 - BADIA CALAVENA

Le bellezze naturali e culturali di Badia Calavena

Il territorio comunale di Badia Calavena è ricco di peculiarità che lo rendono unico. Zona di passaggio dalla collina alla montagna, ha nella storica abbazia un elemento culturale di eccezionale valore, così come lo sono alcune delle sue frazioni, contrade e corti rurali. Questo itinerario cicloturistico vi permetterà di risalire il versante orientale della Val d’Illasi fino al panoramico Monte Pecora con l’iconica pala eolica, per poi scendere a Sprea, nota per Don Zocca e le sue erbe, e quindi ritornare a Badia lungo la ciclabile di fondovalle.

Scopri i principali punti di interesse di questo itinerario!

Percorso cicloturistico

Dati tecnici del percorso

17 km

LUNGHEZZA / DISTANCE

+650 m

Dislivello / Elevation Gain

PUNTI DI INTERESSE

1

L’abbazia di Badia Calavena

Badia Calavena deve il suo nome all’antica abbazia, per secoli importante istituzione sia religiosa che di governo della Val d’Illasi. Una prima arcaica struttura fu eretta sul Colle di San Pietro nell’XI secolo, mentre nella prima metà del XV secolo l’abbazia prese vita ai piedi del colle con parte del chiostro ancor oggi visibile.

2

Colle di San Pietro e Museo della Selce

Il Colle di San Pietro e il Museo della Selce a Badia Calavena offrono una vista spettacolare e una preziosa testimonianza storica. Il colle regala panorami incantevoli, mentre il museo svela l’antica arte della lavorazione della selce. Una visita che unisce bellezza e cultura.

3

Pala Eolica sul Monte Pecora

Si tratta della prima pala eolica installata in Veneto. È un impianto costruito nel 2008 e successivamente ampliato nel 2012, in grado di produrre circa due milioni di Kwh all’anno, il 10% dei quali destinati al Comune di Badia Calavena.

4

Sprea e il giardino botanico officinale di Don Zocca

Sprea è un paesino di montagna, a circa 900 m.s.l.m., immerso nella natura del Parco della Lessinia, nel comune di Badia Calavena (VR).
E’ una piccola località che si sviluppa tra la Val d’Illasi e la Val d’Alpone. Qui molte erbe officinali crescono spontanee e il detto popolare che corre tra questi monti è “Ogni erba che varda in su ga la so virtù”.
Don Luigi Zocca fu un parroco con una spiccata passione per le erbe officinali e da un innato desiderio di aiutare il prossimo. Cominciò a dedicarsi oltre che alla cura delle anime delle persone anche alla salute del loro corpo, attraverso la diffusione della conoscenza sull’uso delle erbe officinali.

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